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SANTI E BEATI

NELLA MINORITICA PROVINCIA DI CALABRIA

RICORDATI DAL MARTIROLOGIO DELL’ORDINE

 

 

 1227 – SS. DanieleSamueleAngeloLeoneNicolaUgolino, Sacerdoti e Donnolo, Laico, Martiri di Ceuta, incliti Patroni della Provincia (Festa 10 Ottobre).

 1264 -  B. Pietro Catin, della Marca Anconetana, discepolo del Serafico Padre, Primo Ministro provinciale della Calabria, insigne per santità e miracoli, morto a Castrovillari (Martirologio  15 Aprile).

 12.. – B. Perio da Crotone, discepolo del Serafico Padre e compagno del B. Pietro Catin, chiaro per santità e miracoli, morto nel patrio convento (Martirologio 19 Ottobre).

 1320 – B. Francesco da San Marco, illustre per santità di vita, morto nel patrio convento (Martirologio 22 settembre).

 1470 – B. Antonio Scozzetti da Amantea, religioso di esimia perfezione e dottrina, celebre predicatore, glorioso per molti iracoli, morto nel patrio convento. Ebbe intimi rapporti con  San Francesco di Paola (Martirologio 24 Novembre).

 1481 – B. Matteo Saraceni da Reggio Calabria, Arcivescovo di Rossano, già compagno di San Bernardino da Siena, Vicario provinciale dell’Osservanza, esimio apostolo e  predicatore, insigne per santità (Martirologio 23  Novembre).

 1482 – B. Giovanni di Calabria, Missionario in Terra Santa, Legato Apostolico in Etiopia, martirizzato per la fede in Gerusalemme (Martirologio 13 Gennaio).

1488 – B. Bernardino da Rende, devotissimo e celeberrimo predicatore, illustre per santità e miracoli (Martirologio 10 Gennaio).

1495 – B. Francesco da Cropani, celebre per dottrina, predicazione e santità di vita, morto nel convento di Mesoraca. Otto anni dopo il suo corpo fu trovato freschissimo e spirante un soavissimo odore (Martirologio 5 Novembre).

1504 – B. Paolo da Sinopoli, compagno di San Bernardino da Siena, fervido apostolo e propagatore della Regolare Osservanza che governò due volte quale Vicario provinciale, insigne per santità di vita per il dono della profezia e dei miracoli, morto a Nicotera (Martirologio 5 settembre).

1520 – B. Pietro da Belcastro, laico, religioso di esimia umiltà, semplicità e santità di vita, morto nel convento di Mesoraca. Il suo corpo dopo alcuni anni fu trovato mirabilmente incorrotto (Martirologio 3 Settembre).

1520 – B. Martino Bertranni da Bisignano, laico, religioso di somma umiltà e pietà e glorioso per miracoli, morto ad Aiello (Martirologio 6 Settembre).

1525 – Beato Matteo da Mesoraca, religioso di ammirabili ed eroiche virtù contrassegnate da molti e stupendi prodigi. Fu Superiore provinciale della Famiglia dell’Osservanza cui diede incremento. Morì a Taverna ed ebbe culto vivissimo. Le sue ossa sono attualmente custodite e venerate a Mesoraca nel Santuario del SS. Ecce Homo (Martirologio 3 Ottobre).

1530 – B. Giovanni da Castrovillari, Diacono, per umiltà non volle accedere al Sacerdozio. Fu un portento di perfezione e di grazia. Morì nel Convento di San Lucido, ma il suo corpo (tutt’ora incorrotto) passò per un mirabile prodigio di obbedienza nella nostra Chiesa di San Francesco a Cosenza dove ancora oggi è venerato. (Martirologio 16 Aprile).

1532 – B. Angelo da Cosenza, laico. Alcuni anni dopo la sua morte, avvenuta a Cosenza, riaperto il sepolcro per seppellirvi il B. Zaccaria a lui legato da grande affetto, fu visto il suo corpo, conservatosi integro ed incorrotto, alzarsi e mettersi in disparte per dare luogo al nuovo arrivato (Martirologio 10 Novembre).

1534 – B. Girolamo da Mesoraca, Santo e fervidissimo religioso. Meritò che una mattina gli apparisse Gesù con la Madonna e il Padre San Francesco annunciandogli il suo felice transito dalla terra al cielo prima che fosse terminata in chiesa l’ultima Messa, ciò avvenne con mirabile precisione e senza che egli manifestasse alcun male (Martirologio 6 Agosto).

1538 c. – B. Zaccaria (o Zaccheo) da Cosenza, laico, caro compagno del B. Angelo, morto nel patrio convento in gran fama di santità (Martirologio 16 Febbraio).

1540 – B. Tommaso da Rende, laico, di esemplarissima umiltà. Mentre stava in orazione, il Signore gli comunicò che dopo poche ore lo avrebbe chiamato a sé. Avvenne la sua beata morte nel convento di Cariati (Martirologio 3 Marzo).

1540 – B. Pietro da Paludi, religioso di esimia pietà e altissima povertà, la cui anima fu vista salire in Cielo sotto forma di lucidissima stella. Morto a Rossano (Martirologio 29 Maggio).

1540 – B. Matteo da Cetraro, specchio di ogni virtù. Ebbe anch’egli, come il Beato Girolamo da Mesoraca, la rivelazione dell’imminente sua morte quando nulla poteva farla presagire. Passò felicemente al Signore nel convento di S. Nocito (Martirologio 13 Luglio).

1600 – Servo di Dio Francesco da Bovalino, chierico. Rinunciò per umiltà al Sacerdozio cui era avviato, preferendo di vivere negli uffici di portinaio e di cuoco. Fu anima di altissima contemplazione ed eroica penitenza e veneratissimo dal popolo per i miracoli che operava (Martirologio 2 Aprile).

1637 -  Sant’Umile da Bisignano, laico. È un vero fiore di Paradiso prodotto dal francescanesimo in Calabria. La sua vita è tutta un tessuto di eroiche virtù, di miracoli, di estasi, di profezie, e di altri doni con i quali Dio volle glorificarlo. Santificò con la sua dimora numerosi conventi della Provincia, ricercato e venerato da tutti. Lo vollero vedere gli stessi Pontefici Gregorio XV e Urbano VIII che lo ebbero carissimo e lo trattennero diversi anni a Roma. Morì il 26 Novembre 1637 nel Convento di Bisignano. La Chiesa lo ha solennemente beatificato nel 1881 e canonizzato il 19 maggio 2002.

A cura di
Padre Agostino Piperno