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Fondato tra il 1219 e il 1222 dal beato Pietro Cathin, inviato a fondare l’Ordine Francescano da San Francesco d’Assisi, il Convento di Bisignano porta il titolo di S. Francesco Stimmatizzato (o S. Francesco alla Verna). La tradizione vuole che nei primi anni abbiano dimorato in questo convento, due tra i Ss. VII Martiri calabresi che danno il nome anche alla Provincia dei Frati Minori di Calabria. Nella metà del ‘400 vi dimorano i Minori Osservanti che lasceranno il posto ai Minori Riformati verso alla fine del ‘500. Dopo la soppressione degli ordini religiosi da parte dello Stato Italiano nel 1860, il Convento ebbe un periodo di abbandono che durò fino a quasi il dopoguerra, quando i frati Minori ricominciarono, con grandi sacrifici, a restaurarlo. In questi ultimi anni è stato ulteriormente restaurato, riportandolo allo splendore antico.

Dal punto di vista artistico, il Convento della Riforma presenta alcuni tesori legati alla tradizione e alla spiritualità francescana.  Un portale del XV secolo, sormontato dallo stemma dei Principi Sanseverino e dal monogramma cristologico di S. Bernardino da Siena, immette direttamente nella navata centrale culminante nell’ abside, su cui si erge l’imponente scultura lignea di Gesù Crocifisso, opera di Frate Umile da Petraia e risalente al 1637, di una bellezza senza pari scolpito nel 1637, l’anno della morte del Sant'Umile, e restaurato recentemente insieme al Crocifisso del Convento di Cutro dello stesso autore.

Di grande valore artistico anche una scultura marmorea raffigurante la Madonna delle Grazie, attribuita alla scuola di Antonello Gaggini (1537) e un dipinto su tela raffigurante il martirio di S. Daniele Fasanella a Ceuta in Marocco, opera di ignoto pittore napoletano della scuola di Luca Giordano (1634-1705).

L’attuale cappella dedicata a Sant’Umile risale alla data della sua beatificazione, cioè al 1882, anno cui è databile anche la prima statua lignea del Santo.

Dalla Chiesa si accede al Convento attraversando il silenzio del meraviglioso chiostro duecentesco, che conserva ancora un'ala risalente al XIII sec.      
In una colonnina si suole riconoscere il desiderio dello scalpellino di lasciare inciso la data della fondazione del convento, cioè il 1222, anno in cui era ancora vivo S. Francesco.

La cella di Sant’Umile è situata nel Convento ed, al suo interno, è possibile ammirare alcune delle reliquie del Santo.        
Inoltre la cella conserva un quadro su tela raffigurante, molto probabilmente, la vera effige di Sant’Umile, commissionato dalla marchesina di Salluzzo nel 1836.

Nella cella è presente un Crocifisso che, secondo alcuni studi effettuati, altro non è che il Crocifisso presente all’interno della Chiesa ai tempi del frate bisignanese: è quindi ragionevole pensare che ai suoi piedi vi si sia inginocchiato in preghiera sant’Umile.

A piedi, scendendo per circa 150 metri dal Santuario, si arriva alla Grotta della Penitenza di Sant'Umile, piccola grotta dove il Santo passava molte ore della giornate "pregando e mortificandosi e dove santificò l'acqua che da essa sgorga "piantando nel mezzo dell'acqua una piccola croce”, rimasta tuttora incorrotta.

 

 

Bisignano - Convento Sant’Umile

87043 Bisignano (CS)

Tel. 0984.1782436

                   Santuario

                   Fraternità di accoglienza vocazionale

                   Casa di Spiritualità

                  

Guardiano: fr. Umberto Papaleo

Vicario della casa e Responsabile della Fraternità di Accoglienza Voc.: fr. Francesco Mantoan

Animatore vocazionale ed Economo: fr. Gaetano Paolo Amoruso

 

 

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