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PRIMA   LETTERA   AD   AGNESE   DI   PRAGA

( prima dell' 11 giugno 1234 )

[2859] 1Alla venerabile e santissima vergine, Donna Agnese, figlia dell'esimio e illustrissimo re di Boemia, 2Chiara, in­degna serva di Gesù Cristo ed ancella inutile ([1]) delle Donne recluse del monastero di San Damiano, sua suddita in tutto e serva, si raccomanda in ogni modo con particolare rispetto, mentre augura di conseguire la gloria della eterna felicità([2]).

 [2860]3All'udire la stupenda fama della vostra santa vita religiosa, che non a me soltanto è giunta, ma si è sparsa magnificamente su tutta quasi la faccia della terra, sono ripiena di gaudio nel Signore e gioisco ([3]); 4e di questo possono rallegrarsi non soltanto io, ma tutti coloro che servono o desiderano servire Gesù Cristo.

[2861]5Il motivo è questo mentre potevate più di ogni altra godere delle fastosità, degli onori e delle dignità mondane, ed anche accedere con una gloria meravigliosa a legittimi sponsali con l'illustre Imperatore, - unione che, del resto, sarebbe stata conveniente alla vostra e sua eccelsa condizione -, 6tutte queste cose voi avete invece respinte, e avete preferito con tutta l'anima e con tutto il trasporto del cuore abbracciare la santissima povertà e le privazioni del corpo, 7per donarvi ad uno Sposo di ancor più nobile origine, al Signore Gesù Cristo, il quale custodirà sempre immacolata e intatta la vostra verginità.

 [2862]8Il suo amore vi farà casta, le sue carezze più pura, il possesso di Lui vi confermerà vergine. 9Poiché la sua potenza è più forte d’ogni altra, più larga è la sua gene­rosità; la sua bellezza è più seducente, il suo amore più dolce ed ogni suo favore più fine. 10Ormai stretta nell'am­plesso di Lui, Egli ha ornato il vostro petto di pietre pre­ziose; alle vostre orecchie ha fissato inestimabili perle; 11e tutta vi ha rivestita di nuove e scintillanti gemme, come a primavera, e vi ha incoronata di un diadema d'oro, inciso col simbolo della santità([4]).

 [2863] 12Perciò, sorella carissima, o meglio signora degna di ogni venerazione, poiché siete sposa, madre e sorella ([5]) del Signor mio Gesù Cristo, 13insignita dello smagliante stendardo della inviolabile verginità e della santissima povertà, riempitevi di coraggio nel santo servizio che avete iniziato per l'ardente desiderio del Crocifisso povero. 14Lui per tutti noi sostenne il supplizio della croce ([6]),strappandoci dal potere del Principe delle tenebre ([7]), che ci tratteneva avvinti con catene in conseguenza del peccato del primo uomo, ericonciliandoci con Dio Padre.

[2864] 15O povertà beata! A chi t'ama e t'abbraccia procuri ricchezze eterne. 16O povertà santa! A quanti ti possiedono e desiderano, Dio promette il regno dei cieli ([8]), ed offre in modo infallibile eterna gloria e vita beata. 17O povertà pia! Te il Signore Gesù Cristo, in cui potere erano e sono il cielo e la terra, giacché bastò un cenno della sua parola e tuttele cose furono create ([9]), si degnò abbracciare a preferenza di ogni altra cosa. 18Disse egli, infatti: Le volpi hanno le loro tane, gli uccelli del cielo i nidi, ma il Figlio dell'uomo, cioè Cristo, non ha dove posare il capo ([10]); e quando lo reclinò sul suo petto, fu per rendere l'ultimo respiro ([11]). 

[2865] 19Se, dunque, tale e così grande Signore, scendendo nel seno della Vergine, volle apparire nel mondo come uomo spregevole,bisognoso e povero, 20affinché gli uomini - che erano poverissimi e indigenti, affamati per l'eccessiva penuria del nutrimento celeste -, divenissero in Lui ricchi ([12]) col possesso dei reami celesti; 21esultate e godete ([13]) molto, ripiena di enorme gaudio e di spirituale letizia. 

[2866] 22Invero voi, che avete preferito il disprezzo del mondo agli onori, la povertà alle ricchezze temporali, e avete affidato i vostritesori, piuttosto che alla terra, al cielo, 23ove non li corrode ruggine, non li consuma il tarlo, non li scoprono né rubano i ladri Mt 6,20),voi riceverete abbondantissima ricompensa nei cieli ([14]), 24e avete meritato degnamente di essere chiamata sorella, sposa e madre([15]) del Figlio dell'Altissimo Padre e della glo­riosa Vergine.

[2867] 25Certamente voi sapete, - ne sono sicurissima - che il regno dei cieli il Signore lo promette e dona solo ai poveri ([16]), perché quando si amano le cose temporali, si perde il frutto della carità; 26e che non è possibile servire a Dio e a Mam­mona, perché o si ama l'uno e si ha in odio l'altro, o si serve il secondo e si disprezza il primo ([17]). 27E l'uomo coperto di vestiti non può pretendere di lottare con uno ignudo, perché è più presto gettato a terra chi offre una presa all'avversario; e neppure è possibile ambire la gloria in que­sto mondo e regnare poi lassù con Cristo; 28ed è più facile che un cammello passi per una cruna di un ago, che un ricco salga ai reami([18]) celesti. 29Perciò voi avete gettato le vesti superflue, cioè le ricchezze terrene, a fine di non soccombere neppure in un punto nella lotta e di poter entrare nel regno dei cieli per la via stretta e la porta angusta ([19]).

[2868] 30È magnifico davvero e degno di ogni lode questo scambio: rifiutare i beni della terra per avere quelli del cielo, meritarsi i celesti invece dei terreni, ricevere il cento per uno e possedere la vita ([20]) beata per l'eternità. 

[2869] 31Per questo ho ritenuto opportuno supplicare con umili preghiere, nell'amore di Cristo ([21]), la vostra maestà e la vostra santità, per quanto io posso, a voler perseverare con coraggio nel suo santo servizio, 32progredendo di bene in meglio, di virtù in virtù ([22]), affinché Colui, al quale servite con tutto l'amore, si degni concedervi il desiderato premio. 

[2870] 33Vi scongiuro ancora nel Signore, come posso, di tener presenti nelle santissime vostre preghiere ([23]) me, vostra serva, sebbene inutile ([24]), e con me tutte le altre sorelle di questo monastero, che tanto vi venerano, 34affinché, col soccorso di esse, possiamo meritarci la misericordia di Gesù Cristo e insieme con voi gioire dell'eterna visione. 35State bene nel Signore, e pregate per ([25]) me.



[1] Cfr. Lc 17,10

[2] Cfr. Sir 50,5.

[3] Cfr. Ab 3,18.

[4] Sir 45,14.

[5] Cfr. 2Cor 11,2; Mt 12,50.

[6] Col 1,13.

[7] 2Cor 5,18.

[8] Cfr. Mt 5,3.

[9] Sal 32,9; 148,5.

[10] Mt 8,20.

[11] Gv 19,30.

[12] Cfr. 2Cor 8,9.

[13] Cfr. Ab 3,18.

[14] Mt 5,12.

[15] Cfr. 2Cor 11,2; Mt 12,50.

[16] Cfr. Mt 5,3.

[17] Mt 6,24.

[18] Cfr. Mt 19,24.

[19] Cfr. Mt 7,13-14.

[20] Cfr. Mt 19,29.

[21] Cfr. Fil 1,8.

[22] Cfr. Sal 83,8.

[23] Cfr. Rm 15,30.

[24] Cfr. Lc 17,30.

[25] Cfr. 1Ts 5,25.