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QUARTA LETTERA AD AGNESE DI PRAGA

[2899] 1A colei che è la metà dell'anima sua e santuario di un singolare e cordialissimo amore, all'illustre regina, sposa dell'Agnello e Re eterno, a Donna Agnese, madre sua carissima e figlia tra le altre la più amata, 2Chiara, serva indegna di Cristo ed ancella inutile ([1]) delle serve del Signore dimoranti nel monastero di San Damiano in Assisi, invia il suo saluto 3e l'augurio di poter sciogliere un cantico nuovo, in compagnia delle altre santissime vergini, davanti al trono di Dio e dell'Agnello e di accompagnare l'Agnello ovunque vada([2]).

[2900] 4O madre e figlia, sposa ([3]) del Re di tutti i secoli, non stupirti se non ti ho scritto di frequente come l'anima tua e la mia parimenti desiderano e bramano, 5e non credere assolutamente che l'incendio dell'amore verso di te sia divenuto meno ardente e dolce nel cuore della tua madre. 6Il solo ostacolo alla nostra corrispondenza è stato la scarsità dei messaggeri e l'insicurezza delle strade. 7Ma oggi, che si presenta l'occasione di scrivere alla tua carità, ecco mi rallegro con te e con te gioisco nel gaudio dello Spirito ([4]), osposa ([5]) di Cristo, 8poiché, come quell'altra santissima vergine Agnese, tu, slacciandoti da tutte le ricchezze e vanità del mondo, ti sei meravigliosamente unita in sposa all'Agnello immacolato, che toglie i peccati del mondo ([6]). 

[2901] 9Te veramente felice! Ti è concesso di godere di questo sacro convito ([7]), per poter aderire con tutte le fibre del tuo cuore a Colui, 10la cui bellezza è l'ammirazione instancabile delle beate schiere del cielo. 11L'amore di lui rende felici, la contemplazione ristora, la benignità ricolma. 12La soavità di lui pervade tutta l'anima, il ricordo brilla dolce nella memoria. 13Al suo profumo i morti risorgono e la gloriosa visione di lui formerà la felicità dei cittadini della Gerusalemme celeste ([8]).

[2902] 14E poiché questa visione di lui è splendore dell'eterna gloria ([9]), chiarore della luce perenne e specchio senza macchia([10]), 15ogni giorno porta l'anima tua, o regina, sposa ([11]) di Gesù Cristo, in questo specchio e scruta in esso continuamente il tuo volto, 16perché tu possa così adornarti tutta all'interno e all'esterno, vestita e circondata di varietà ([12]), 17e sii parimenti adorna con i fiori e le vesti di tutte le virtù, come conviene a te, figlia e sposa carissima del sommo Re.

[2903] 18In questo specchio poi rifulgono la beata povertà, la santa umiltà e l'ineffabile carità; e questo tu potrai contemplare, con la grazia di Dio, diffuso su tutta la superficie dello specchio.

[2904] 19Mira, in alto, la povertà di Colui che fu deposto nel presepe avvolto in poveri pannicelli ([13]). 20O mirabile umiltà e povertà che dà stupore! 21Il Re degli angeli, il Signore del cielo e della terra ([14]), è adagiato in una mangiatoia! 22Vedi poi, al centro dello specchio, la santa umiltà, e insieme ancora la santa povertà, le fatiche e le pene senza numero ch'Egli sostenne per la redenzione del genere umano. 23E, in basso, contempla l'ineffabile carità per la quale volle patire sul legno della croce e su di essa morire della morte più infamante. 24Perciò è lo stesso specchio che, dall'alto del legno della croce, rivolge ai passanti la sua voce perché si fermino a meditare: 25O voi tutti, che sulla strada passate, fermatevi a vedere se esiste un dolore simile al mio ([15]); 26e rispondiamo, dico a Lui che chiama e geme, ad una voce e con un solo cuore: Non mi abbandonerà mai il ricordo di te e si struggerà in me l'anima mia ([16]).

[2905] 27Lasciati, dunque, o regina sposa del celeste Re, bruciare sempre più fortemente da questo ardore di carità!

[2906] 28Contempla ancora le indicibili sue delizie, le ricchezze e gli onori eterni, 29e grida con tutto l'ardore del tuo desiderio e del tuo amore: 30Attirami a te, o celeste Sposo! Dietro a te correremo attratti dalla dolcezza del tuo profumo ([17])31Correrò, senza stancarmi mai, finché tu mi introduca nella tua cella inebriante ([18]). 32Allora la tua sinistra passi sotto il mio capo e la tua destra mi abbraccerà ([19]) deliziosamente e tu mi bacerai col felicissimo bacio della tua bocca ([20]).

[2907] 33Stando in questa contemplazione, abbi memoria della tua madre poverella, 34ben sapendo che io porto il tuo caro ricordo inseparabilmenteimpresso nel profondo del mio cuore ([21]), perché tu sei per me la più cara di tutte.

[2908] 35Che cosa potrei ancora dirti? E meglio che la parola umana rinunci qui ad esprimerti il mio affetto per te; solo l'anima, nel suo linguaggio silenzioso, riuscirebbe a fartelo sentire. 36E poiché, o figlia benedetta, la mia lingua è del tutto impotente ad esprimerti meglio l'amore che ti porto; queste poche cose che ti ho scritto in modo così imperfetto, quasi dimezzando il pensiero, sono tutto quanto ho potuto dirti.

[2909] 37Ti prego però, che tu voglia ugualmente accogliere queste mie parole con benevolenza e devozione, ascoltando in esse soprattutto l'affetto materno di cui sono ripiena, in ardore di carità verso di te e delle tue figlie ogni giorno; e ad esse raccomanda assai in Cristo me e le mie figlie. 38Queste stesse mie figlie poi, in particolare la vergine prudentissima Agnese, sorella nostra, si raccomandano vivamente nel Signore a te e alle tue figlie.

[2910] 39Addio, figlia mia carissima, a te e alle tue figlie, fino al trono della gloria del gran Re ([22]), e pregate per noi.

[2911] 40Con tutta la premura e l'amore che posso raccomando finalmente alla tua carità i latori della presente lettera, i nostri carissimi frate Amato,caro a Dio e agli uomini ([23]), e frate Bonagura. Amen.

 


    [1] Cfr. Lc 17,40.

    [2] Ap 14,3-4.

    [3] Cfr. Mt 12,50.

    [4] Cfr. 1Ts 1,6.

    [5] Cfr. 2Cor 11,2.

    [6] 1Pt 1,19; Gv 1,29.

    [7] Cfr. Lc 14,15; Ap 19,9.

    [8] Cfr. Ap 21,2.10.

    [9] Eb 1,3.

    [10] Sap 7,26.

    [11] 2Cor 11,2.

    [12] Sal 44,10.

    [13] Cfr. Lc 2,12.

    [14] Mt 11,25.

    [15] Lam 1,12.

    [16] Lam 3,20.

    [17] Ct 1,3.

    [18] Ct 2,4.

    [19] Ct 2,6.

    [20] Ct 1,1.

    [21] Pr 3,3; cfr. 2Cor 3,3.

    [22] Cfr. Tt 2,13.

    [23] Sir 45,1.