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Compagni di Cammino...

 

PREFAZIONE

"" Ricordati di tutto il cammino

che il Signore tuo Dio

ti ha fatto percorrere

in questi quarant'anni

nel deserto..." (Dt 8,2)

 

Queste parole sono tra le prime che Mosè pronunzia nelle steppe di Moab, al termine del lungo cammino che ha portato il popolo di Israele dalla schiavitù d'Egitto alla libertà della "Terra Promessa". Le dodici tribù, accampate al di là del Giordano, sul lato orientale del mar Morto, possono finalmente contemplare da lontano quella Terra, che potremmo definire la somma delle loro aspirazioni, la ragione del loro uscire dalla terra d'Egitto, il realizzarsi del sogno della loro libertà.

E nel momento in cui Israele sta per entrare in possesso della "promessa" fatta ai suoi padri, la preoccupazione fondamentale di Mosè è quella di invitare il popolo a "ricordare", invito che più volte ritorna nel libro del Deuteronomio. Ricorda - dice - la tua storia: ricorda la vicinanza di Dio e il tuo allontanarti da Lui; ricorda il passaggio del mar Rosso e la tua incapacità di ascoltarLo alle acqua di Meriba; ricorda il Suo starti accanto nel deserto con la Manna e il tuo rimpiangere la terra di schiavitù. 

Mosè vuol far comprendere ad Israele che solo se riuscirà a imparare dal suo passato, con i suoi momenti di grazia e i suoi errori, potrà vivere in pienezza il presente, per costruire un futuro da popolo libero. Se così non sarà, perderà quel dono che sta per essergli fatto.

Ricorda è la parola che il Signore rivolge anche alla nostra comunità parrocchiale in questo terzo anniversario della morte di P. Gerardo Aiello (12 febbraio 2009 - 12 febbraio 2012) nel quale vogliamo - con questa piccola pubblicazione - far memoria di tutti i confratelli che gli sono stati accanto nel servizio pastorale alla nostra comunità parrocchiale, e che ora con lui godono della contemplazione di quell'Amore che ci hanno annunziato nel tempo in cui sono stati in mezzo a noi.

Ecco allora il titolo di questo opuscolo: Compagni di cammino..., perché così ci piace ricordare questi uomini, questi frati, questi sacerdoti la cui vita è stata - per un tempo più o meno lungo - intrecciata con la nostra. Sì come gli Israeliti siamo chiamati a ricordare quello che abbiamo visto, quello che abbiamo ascoltato, l'esempio che ci è stato dato, la vita di questi uomini che hanno vissuto la sequela di Cristo, sulle orme di Francesco d'Assisi, ogni giorno della loro vita.

 

Ricordiamolo nel modo di vivere nelle nostre famiglie, con i nostri amici, con le persone che amiamo; ricordiamolo nella serietà che siamo chiamati a mettere nello studio e nel lavoro, ricordiamolo nelle decisioni piccole e grandi della nostra vita. Ricordiamolo nella vita della nostra comunità parrocchiale, che siamo chiamati a riconoscere sempre più come famiglia di Dio nella quale ognuno di noi è chiamato a vivere perchè caro e importante ai Suoi occhi. 

I Frati Minori di Commenda