0
0
0
s2smodern
powered by social2s

Dalla Porziuncola al Mondo intero

Storia, Spiritualità, attualità di un Carisma

 

Ci sono diversi modi per celebrare un centenario. Tra questi vi è certamente quello di “fare memoria” dell’avvenimento che si celebra, cioè richiamare alla memoria un fatto che fa parte della nostra storia e, così, rinnovare il vincolo che ci lega ad esso. È questo l’intento dichiarato dall’autore del presente volume sulla figura di San Francesco, la sua Regola e i principali luoghi francescani, al termine delle celebrazioni in occasione dell’VIII Centenario dell’approvazione da parte di Papa Innocenzo III della forma di vita scritta da San Francesco.

La pubblicazione di quest’opera, dunque, è un altro modo per ringraziare il Signore del dono che in San Francesco ha fatto alla Chiesa e a tutti gli uomini.

Quest’uomo di Assisi, vissuto otto secoli fa, è stato e continua ad essere, infatti, per milioni di persone un permanente richiamo a vivere con passione ed entusiasmo Il Vangelo di Cristo. La sua regola ha ispirato la vita di tanti uomini e donne, famosi o sconosciuti, di ogni ceto sociale e di ogni cultura, rendendoli testimoni di quelle beatitudini che sono al cuore della Buona Notizia. Questa storia di santità, che ha attraversato quella della Chiesa, fecondandola e producendo in essa splendidi frutti, oggi ci raggiunge e ci chiama nuovamente a conversione. Le pietre che hanno visto le sue origini ancora ci narrano le meraviglie che il Signore ha compiuto nel Poverello e nei suoi primi compagni, mentre il fascino di questi luoghi continua a parlarci di loro.

Celebrare questa grazia delle origini significa, quindi, ritrovare la freschezza e la dirompente forza di una vita evangelica vissuta con la stessa sapiente semplicità di San Francesco e di tutti coloro che, lungo i secoli hanno seguito fedelmente le orme del Signore nostro Gesù Cristo sulla via tracciata per loro dal santo di Assisi. Tornare al Vangelo era tutto ciò che chiedeva Francesco in quel lontano 1209, quando si presentò dal Signor Papa con una regola che, come ci racconta Tommaso da Celano, altro non era che il “midollo del Vangelo” (2Cel 208). Questo è quanto siamo invitati anche noi a fare guardando a san Francesco: tornare a Cristo, per capire meglio chi siamo; lasciarci interpellare dal presente, per continuare ad essere vicini ai fratelli e alle sorelle con cui viviamo; andare incontro al futuro con speranza, per preparare insieme l’avvento del regno.

Francesco ci può aiutare in questo cammino, perché nella sua vita cercava le risposte che anche noi cerchiamo: “Signore, cosa vuoi che io faccia?”. Questo interrogativo, come ci raccontano i primi biografi, nacque nel cuore del Santo all’inizio della sua conversione, ma dalla sua vita è evidente che lo accompagnò fino alla fine. Così, se la Regola da lui scritta offre delle indicazioni chiare sulla direzione da prendere, la scelta concreta della strada da percorrere è sempre nuova, perché cambia continuamente al mutare inarrestabile della storia. Per questo diventa importante ritornare sempre alle proprie origini, al proprio passato. Solo se si rimane nel solco tracciato, si è certi di poter continuare a camminare verso il futuro, senza smarrire la propria identità.

L’invito che Fr. Aldo Lamanna ci fa con questa pubblicazione è, allora, riflettere sulla nostra vita alla luce del messaggio che San Francesco ci ha lasciato. Anche se sono passati otto secoli, la sconvolgente novità contenuta in esso rimane immutata e chi raccoglie la sfida che San Francesco gli lancia di vivere in tutta semplicità, seguendo le orme del Signore nostro Gesù Cristo, vedrà la sua esistenza trasformata dalla forza del Vangelo. Riproporre oggi la storia di Francesco e la sua Regola di vita non significa, perciò, fare un’operazione di archeologia. È, invece, un invito a ripartire da dove è partito lui: cioè da Cristo. Ripartire da un amore autentico e disinteressato per l’uomo e per il creato, per essere tra gli uomini e le donne del nostro tempo portatori di pace e di giustizia, in un tempo che continua ad essere così pieno di violenze e di sopraffazione e ha sempre più bisogno dell’amore misericordioso di Dio Padre.  

 

Fr. José Rodriguez Carballo, ofm

Ministro generale

Roma, 17 settembre 2009

Festa dell'Impressione delle Stigmate di San Francesco