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P. Giacomo da Bisignano

 

Vita, morte e miracoli maravigliosi 

del devotissimo et umilissimo

servo di Dio e di Maria Vergine 

frat'Umile da Bisignano

 

Con grande gioia ho accolto l’invito a presentare la pubblicazione del testo inedito “Vita, morte e miracoli del servo di Dio frat’Umile da Bisignano”, scritto da fra’ Giacomo da Bisignano nel 1646 in occasione dell’apertura del Processo di Canonizzazione del santo religioso. Il manoscritto, messo a disposizione dalla Postulazione dei Frati Minori, per iniziativa di mons. Luigi Falcone è stato dato alle stampe per la prima volta in caratteri moderni, pur conservando integralmente l’originale forma linguistica.

La pubblicazione viene così a rispondere alle forti esigenze dei devoti di Sant’umile, desiderosi di conoscere direttamente dalle fonti, la sua straordinaria vita umana e spirituale. Il manoscritto di fra’ Giacomo si colloca, insieme ai vari atti processuali ed alle Memorie di fra’ Dionigi da Canosa, purtroppo smarriti, tra le fonti principali a cui tutti i successivi biografi di Sant’Umile hanno attinto. Solo motivi tecnici hanno impedito che la pubblicazione precedesse la Canonizzazione di Sant’Umile, avvenuta a Roma il 19 maggio scorso ad opera del pontefice Giovanni Paolo II, in una cornice di grande fede e commozione. Noi salutiamo questo nuovo volume ringraziando chi ha affrontato la fatica che un’opera di tale portata ha richiesto.

I fatti riguardanti il nostro Santo arrivano a noi, ora, direttamente, perché narrati da testimoni oculari, interrogati personalmente dall’autore, fra’ Giacomo da Bisignano, compaesano e contemporaneo di fra’ Umile, studente nel convento di San Marco Argentano al tempo della morte del religioso bisignanese. Tutto quello che fra’ Giacomo narra è frutto delle confidenze dei confratelli, dei parenti e dei tanti estimatori e devoti di Sant’Umile. Ora il quadro storico di fra’ Umile è più ricco, più completo, più fondato. La sua figura ed il suo messaggio ne escono arricchiti e molto più stimolanti. Frate Umile non è tanto una figura leggendaria, lontana da noi, ma vera, concreta e perciò attuale.

Il Papa, nel presentare Sant’Umile il giorno della Canonizzazione, ha usato una felicissima espressione che mi piace riportare: “Nella nostra società nella quale troppo spesso sembrano disperdersi le tracce di Dio, fra’ Umile rappresenta un lieto e incoraggiante invito alla mitezza, alla benignità, alla semplicità e ad un sano distacco dai beni effimeri del mondo”. Per il Papa il nuovo santo, umile “di nome e di fatto” è un modello ed un esempio da proporre all’uomo di oggi, ubriaco di orgoglio, di potere e di una sete insaziabile di possesso delle cose materiali, per portarlo alla verità, alla sua vera identità. L’uomo non si realizza perché possiede e comanda, ma perché serve, è solidale e offre sé stesso per il bene degli altri. Questa è stata l’avventura spirituale di questo santo frate. Non sono i falsi e ingannevoli miti del mondo a rendere l’uomo felice, libero. La vera avventura dell’uomo sta nel cogliersi creatura di Dio in stretta comunione con tutti gli esseri del mondo. Come San Francesco d’Assisi, anche Sant’Umile, aiutato, sin dall’infanzia da una famiglia sana spiritualmente e moralmente, da una comunità cristiana viva, a sua volta guidata da un sacerdote santo e saggio, don Marcantonio Solima, cerca il Signore per conoscere la sua volontà; e la risposta non tarda a venire: “Lucantonio voglio essere servito da te”.

Frate Umile alle parole del Signore che lo invita a seguirlo nella forma più radicale, immediatamente lascia tutto: famiglia, averi, amici, e con grande sollecitudine si porta al convento della Riforma di Bisignano dove verrà accolto con tanta fraternità e gioia, poiché i religiosi lo conoscono già come persona pia e piena di carità verso il prossimo bisognoso. Fra’ Umile per tutta la sua esistenza terrena non farà altro che andare incontro al desiderio del Signore. Tutto antepone a questa scelta di vita, e qui sta la spiegazione di una vita tanto ricca di fascino che incanta quanti hanno la gioia di conoscerla. I servizi più umili quali la cucina, l’orto, la portineria, la questua, sono diventati per lui i luoghi dove investire tutta la sua devozione al Signore che, da grande e potente com’era, si è fatto piccolo, povero, umile per amore degli uomini. Frate Umile percorrerà la via che il Signore gli ha indicato come “corsia preferenziale” per conquistare il Regno dei Cieli ed il cuore degli uomini.

Certo, i santi come i profeti, sono persone un po’ scomode a chi li guarda con superficialità, ma sono anche possibilità, speranza, “battistrada”, come scrive mons. Giuseppe Agostino, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, che aprono sentieri insperati al cammino dell’uomo. Sono il conforto di Dio alle tante persone in cerca di quiete, di conforto, di aiuto, nella ricerca del significato della vita umana, folle di persone che si sono rivolte a fra’ Umile per avere luce, conforto, consiglio. Semplici fedeli, principi, vescovi, persino i papi cercano la sua presenza sapiente, ed è per questo motivo che la memoria di Sant’Umile è stata sempre viva nel vissuto degli abitanti di Bisignano, della Valle del Crati e dei vari luoghi ove il Santo ha trascorso la sua esistenza terrena, Il presente volume contribuirà a fra conoscere meglio la storia di Sant’Umile che il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II ha recentemente proposto come modello da imitare, per tutti gli uomini. Lo auspichiamo soprattutto per la nostra Calabria lanciata in una corsa sfrenata verso la conquista di quei beni che una falsa cultura le propina. Tornare a Dio è l’invito che ci rivolge Sant’Umile con parole accorate, poiché è in Dio che si trova quanto ci manca.

Benvenuta, dunque, questa tanto attesa pubblicazione, e grazie a quanti vi hanno lavorato con impegno e devozione. Essa troverà sicuramente buona accoglienza presso tutti e per tutti sarà stimolo a guardare l’esistenza umana non solo dal punto di vista dell’uomo, ma anche dal punto di vista di Dio, unico e sommo bene.

 

Padre Antonio Martella O.F.M.

Ministro Provinciale di Calabria

 

Bisignano, 6 Agosto 2002

Festa della Trasfigurazione del Signore