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Ipotesi di studio

S. UGOLINO DA CERISANO

- Ceuta 1227 - 

 

PREFAZIONE

Mi è stato sempre insegnato che c'è bisogno di tanta buona volontà e di altrettanta pazienza per fronteggiare le difficoltà che si presentano negli studi, di qualsiasi natura essi siano. Volontà e pazienza da unire naturalmente alla capacità di saper studiare, cioè al saper ricercare, al saper interpretare i fatti e offrirli al lettore con chiarezza e semplicità. Devo dire subito che ho incontrato tante difficoltà e troppe volte ho dovuto mettere alla prova la mia volontà e la mia pazienza. Una biografia su S. Ugolino mi è parsa subito irrazionale, perché non si può parlare di cose o di momenti completamente oscuri, sui quali non esistono lavori o altre fonti dalle quali ricavare qualcosa. Questa è infatti la situazione sul santo, di cui conosciamo soltanto qualche particolare. Allora ho pensato di fare in maniera diversa. 

Dopo aver riflettuto a lungo, ho deciso di prendere in considerazione il martirio di Ceuta, in modo però che le poche notizie sul santo avessero una posizione centrale rispetto al resto del discorso. Di conseguenza, pur tra lo scoraggiamento sopraggiunto davanti alla impossibilità di concretizzare l'impostazione iniziale, si è prospettata come accettabile la possibilità di fornire un quadro sufficientemente completo dei momenti principali legati ai martiri. Nel costatare che mi trovavo di fronte solo a delle semplici argomentazioni sul martirio dei sette calabresi, e di conseguenza, ad una delle pagine più incerte della storia religiosa, la sensazione di disagio e di arrendevolezza iniziale si è trasformata nella volontà di chiarire quel poco che di storico ci è stato tramandato. Per esempio, riguardo l'anno di morte, non c'è l'accordo completo, essendo indicato da alcuni il 1221, da altri 1227. Davanti a questo contrasto, quello che poteva costituire un elemento di certezza, subisce una sensibile perdita di credibilità. Quindi, a parte la necessaria ricostruzione dei momenti principali che caratterizzano la missione dei martiri di Calabria, nel lavoro, assume un ruolo importante la scelta della data di morte, e quindi, la motivazione, sotto il profilo storico e razionale, di questa scelta rispetto all'altra.

Gli studi esistenti sul Santo che ho avuto modo di esaminare, mi sembrano caratterizzati dal ricordo ad affermazioni e ricostruzioni che non sempre trovano riscontro nella realtà storica documentale. Non posso certo affermare di essere riuscito a mettere su "un'opera" ma, certamente, ho seguito il materiale e i documenti in mio possesso. Qualcuno potrà forse obiettare che si tratta di un lavoro che non ci fa sapere cose nuove, ed è la verità da un lato ma, mi è sembrato opportuno cercare di mettere insieme le non poche pagine scritte sui martiri di Ceuta per capirci un po' di più ed offrire al lettore un quadro sufficientemente ampio di riflessione. Non ho preteso altro e, del resto, non avrebbe potuto essere diversamente. 

Tuttavia non dobbiamo dimenticare che nelle vicende della storia esiste un ampio margine di possibilità per far luce sull'oscuro e chissà che, in futuro molto vicino, il mio lavoro non possa risultare utile e stimolante per una ricerca più vasta e qualificata. Ciò che mi ha spinto allo studio è senz'altro la necessità di porre all'attenzione della gente, con chiarezza e semplicità, un momento di storia che è stato spesso non troppo considerato. L'auguri è che il lettore rimanga soddisfatto del tipo di impostazione che è stato dato al lavoro, tutto proteso nello sforzo di far comprendere i fatti nella loro integrità. La volontà e l'impegno non sono mancati, la passione e un forte bisogno di superare i momenti più difficili mi hanno sempre accompagnato, il risultato sia solo considerato un umile tentativo di studio sul martirio di Ceuta ed un omaggio sincero a Cerisano. 

Francesco Kostner