Andante con brio
la vita è troppo importante
per essere presa (sempre) sul serio
Precisazione
Qualcuno - non so se polemicamente o intelligentemente - una sua seconda opera l'ha 'cominciata da tre': forse nel tentativo di saltare la fatica, per temuto insuccesso, per bruciare le tappe, oppure per non ... essere secondo a nessuno?!
Ma chi, come il sottoscritto, non concorre affatto per alcun premio, ritiene opportuno accomodarsi sulla seconda seggiolina con l'intento di esibire a qualche amico o conoscente non la soluzione di quel 'problema tricologico' (mio benevolo amico lettore, ti pare!?!), ma piuttosto lo schiribizzo di avventurarsi ancora - con scanzonata vena - nell'aldilà (... no non, nessuna paura!) della serietà quotidiana. Tutto qui. Senza pretese. Tutt'al più nella speranza di potere strappare qualche allegra, sana, gradita risata. E sempre per bontà di chi si degnerà di dare un benevolo sguardo ad ogni scritto.
Ed ogni scritto attinge prevalentemente nel vissuto quotidiano, osservato con l'occhio del buonumore, con un pizzico di ironia e sempre con il rispetto di cui bisogna vestire la vita propria e, possibilmente, altrui. Tra l'altro mi son permesso di saccheggiare - si fa per dire... ed anche per fare tesoro del frutto di altro albero, leggermente maturo! - presso un libriccino (regolarmente indicato con ***), avendo riscontrato, in succitati episodi, analoghi intenti per indurre anche a riflettere: così passiamo, quindi, sul versante del serio, o semiserio!
E mi piace congedarmi - ovviamente dal benevolo lettore - umilmente implorando un dito (anche quello mignolo) del superarcimega patriarca degli scrittori: il magnanimo... Don LISANDER! Se gli aneddoti che riscontrerete nelle pagine vi susciteranno un pizzico di buonumore, di leggero sorriso, di ricercata spensieratezza... vogliatene bene a chi li ha trascritti. Diversamente cercate di escogitare altri episodi - o che so io? - allo scopo di non rischiare di annoiarvi.
E così via