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È uscito il nuovo inno della Marcia Francescana

 

Alla porta del cielo, questo il titolo dell’ultimo lavoro dei Reale che è stato scelto come colonna sonora per la la XXXVI Marcia Francescana. I Reale sono una rock band del nord Italia che da anni sta portando la bellezza e la potenza del rock cristiano nella nostra Italia. Visita il loro sito e conosci la loro bellissima storia e i loro lavori.

Ecco il video ufficiale de “Alla porta del cielo“

 

∼ Alla porta del cielo ∼

(Testo e musica dei Reale- ©Reale 2016)

CON LE PAURE, I DUBBI E QUESTA CARNE DEBOLE,

CON LA MIA FRAGILITÀ,

HO COSTRUITO E SON CADUTO IN MILLE TRAPPOLE,

PUR DI UN PO’ DI LIBERTÀ.

E IN QUEL MIO BUIO TI SEI RIVELATO, FINO A CONDURMI QUA, E….

 

VOGLIO RICOMINCIARE DA ZERO, ATTRAVERSANDO LA PORTA DEL CIELO,

E URLARE AL MONDO SPAVENTATO E DELUSO:

PUOI SPERARE ANCORA, ESISTE IL PARADISO!

VOGLIO RICOMINCIARE DAVVERO, ATTRAVERSANDO LA PORTA DEL CIELO,

PADRE, TRASFORMA OGNI PECCATO IN SORRISO

E FACCI ARRIVARE TUTTI IN PARADISO!

 

VOGLIAMO ESSERE ORDINARIA STRAORDINARIETÀ,

LUCI NELL’OSCURITÀ

E TESTIMONI DELLA TUA MISERICORDIA, NELLA QUOTIDIANITÀ.

ED ANCHE CHI SEMBRA PIÙ LONTANO TI SI AVVICINERÀ,…

RIT

 

PIÙ CADO GIÙ, PIÙ SEI CON ME , PIÙ CADO GIÙ, PIÙ SEI CON ME

PIÙ CADO GIÙ, PIÙ SEI CON ME

DAMMI LA FORZA DI ESSERE UN DONO DI PACE PER CHI È ATTORNO A ME

RIT

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L’archè di un lungo viaggio

 Ecco alcuni aspetti della mia adolescenza:

  • provenienza : Pietrastorta, paese di 500 anime, perciò cosa può mai venire di buono?
  • famiglia numerosa: ultimo di 5 figli, tra cui una sorella gemella, ed allargata con nonno e zia;
  • fede superficiale: andavo a messa per routine e perché mia madre era catechista;
  • scuola: ottimi voti, il classico timido secchione.

 

Poi, ad un tratto della mia vita, qualcosa cominciò a cambiare, anche se in peggio:

  • Esami di stato, scuola guida, morte di mio nonno (unico che ho conosciuto): distacco dalla fede;
  • Passati alcuni mesi, comincio l’università (il posto dove secondo me Dio non mi avrebbe mai cercato), i sogni di gloria, cioè fare l’ingegnere e li, grazie ad un collega, scopro la gifra e la figura di San Francesco e mi riavvicino alla fede;
  • Ero capace di ordinare e di far quadrare qualsiasi cosa nella mia vita; riuscivo, infatti, ad indossare tante maschere tra le quali, ad esempio, l’amico perfetto che ti aiuta a fare i compiti, l’autista che ti porta a fare compere, il giocatore di calcetto, l’animatore dei bambini, l’aiutante a casa, ecc.. ero tutto per tutti ma non ero mai me stesso, ma solo il riflesso di quello che gli altri volevano da me;
  • Sentivo un grande vuoto dentro che cercavo invano di colmare attraverso:
  • uscite con gli amici, ma appena tornavo a casa, nel silenzio della mia stanza, versavo lacrime;
  • almeno 100 sms al giorno ed ore intere su Facebook: la cecità ;
  • elemosinare affetto in tanti modi come ad esempio baci, abbracci, lettere, cartoline, regali, ricordini in legno, ecc.

 

Visto che da solo ero in grado di fare solo guai, e che la corazza che mi ero costruito tutto intorno era proprio indistruttibile, allora il Signore, cominciò ad agire dalle mie periferie, dai miei legami ed affetti più importanti, attraverso un cammino di espoliazione:

  1. Famiglia :
  • Gemella di 21 anni incinta al 4° mese, lontana dalla chiesa, giudicata dal paese, ma che non abortisce e si sposa il mese successivo ed adesso è una gioia vedere i nipotini in giro per la casa: il coraggio di scegliere la fede;
  • Tumore maligno di mio padre: segue una lotta andata a buon fine, notti in ospedale, sobbarcarmi di responsabilità: la sofferenza che unisce e salva;
  1. Salute: -15Kg rispetto ad adesso, bianco in faccia, mal di testa continuo per tre mesi prima che mi operassi al naso: decentrami dal mio io;
  2. Università: il libretto delle materie è rimasto fermo per 18 mesi, materie provate anche sino a 10 volte, ma senza forze e senza stimoli: rimanere dentro le difficoltà;
  3. Amici: ne avevo davvero tanti, ma poi nella prova, sono rimasto solo mentre loro scommettevano alle mie spalle, mi calunniavano e così, per l’ennesima volta, ho lasciato tutto per preservare il tesoro prezioso che custodivo nel segreto.

 

Ero di nuovo solo, avevo toccato il fondo, avevo fatto terra bruciata intorno a me, ero proprio alla deriva e quel vuoto iniziale che c’era dentro me, adesso, era diventato un grande abisso.

Ma li, in quel buio, l’unica cosa che potevo fare, era gridare al cielo ed invocare aiuto. E così feci..

La sua risposta non tardò ad arrivare: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per ora non siete in grado di portarne il peso” che tradotto in termini più moderni “Era ora che ti decidessi a farti dare una mano e ti ricordassi che esisto, adesso ti aiuto io! Però, stavolta, facciamo a modo mio!”.

Finalmente, le cose iniziarono a girare per il verso giusto grazie a qualche “aiutino dall’alto”:

  • Il parroco, ad insaputa di tutto quello che mi stava accadendo, decise di istituirmi ministro straordinario della comunione per portare la comunione agli ammalati, ed è li che ho imparato a gustare quell’incontro con Dio;
  • Gli angeli, alcuni che hanno percorso un tratto di strada ed altri che da quando sono entrati nella mia vita mi sono sempre accanto, mi hanno salvato dal baratro con la loro presenza costante ma silenziosa, hanno preso molte bastonate al posto mio, mi hanno portato sulle spalle quando ero incapace di camminare, ed hanno vegliato su di me quando brancolavo nel buio, insegnandomi che, nella vita, si va avanti solo attraverso l’umiltà, la verità senza compromessi e la libertà;
  • La salute, avevo ripreso a stare bene, ad essere in forma;
  • La Cresima, sarà stato lo Spirito Santo o non so cosa, ma grazie la cresima, avevo finalmente tolto quel velo di tristezza che mi opprimeva e pochi giorni dopo ero riuscito a dare l’ultimo esame all’università ed a sbloccarmi e di li a poco è arrivata la tanto attesa

 

Avevo ripreso a gioire, stavo finalmente assaporando quella letizia che tuttora custodisco nel cuore; ero di nuovo me stesso, con la mia identità e fragilità. Quel grande vuoto era stato colmato da una consapevolezza: una forza inesauribile che non sgorgava da me e più mi decentravo dalle mie convinzioni e dai miei limiti, più lasciavo a questa forza travolgente le redini della mia vita per farne qualcosa di migliore. Questo è l’inizio di un incontro con un volto che mi ha tratto in salvo, l’archè di un viaggio che mi ha portato fino ad oggi a stare alla sua sequela ed a dire:

“Beato chi trova in Me la sua forza, ed ha posto in Me le sue radici” (Sal 138).

 

     Gianluca Chilà

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Un Cammino... tre orme

Carissimi fidanzati e giovani sposi...abbiamo un sogno!!!
quello di camminare insieme con voi per approfondire e condividere il vostro cammino nell'Amore...

vi aspettiamo  presso Fraternità Tre Compagni 

Il Signore vi dia Pace!!! 

Leggi tutto: Un Cammino... tre orme
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Pia Opera Fratini S. Antonio

Il Servizio della "PIA OPERA FRATINI S. ANTONIO" in Provincia si ritrova, in caratteri cubitali, sulla facciata del n.8 di "Germogli Serafici" dell’agosto di 1935 col titolo, in prima pagina  “ I frutti della Pia Opera Fratini”.

Questo ci dice che, sin dalla fondazione  del Collegio Serafico, esisteva  la benemerita “Pia Opera Fratini” struttura provinciale che accompagnava e supportava l’azione della promozione e cura delle vocazioni francescane in Calabria affidata, allora, ai  responsabili del Collegio.Da ricerche fatte risulta che, anche altre Province OFM d’Italia, avevano  la Pia Opera Fratini.

Il servizio della Pia Opera Fratini S. Antonio, ad oggi, mantiene inalterato il suo compito che si può definire come:

- sostenere il servizio di promozione della vocazione religiosa nella Chiesa;

- diffondere il carisma dell’Ordine dei Frati Minori in Calabria;

- sollecitare i fedeli a sostenerla con la preghiera e con contributi in denaro;

- Collaborare con il nostro Centro Vocazioni Francescane;

Come strumento di questo servizio nel 1927, centenario del martirio dei SS VII Martire Daniele e Compagni,  nasceva  “GERMOGLI SERAFICI”, primo direttore, P. Carlo Gentile. Nella presentazione si legge: “Questo umile foglietto vuole essere la voce di S. Francesco che chiama, che invita. Esso viene alla luce in pieno anno francescano col modesto compito di far conoscere al popolo delle nostre regioni (Calabria e Basilicata) il Collegio Serafico “S. Antonio di Padova” in Pietrafitta (CS) dove i giovanetti delle regioni medesime vengono raffermati nella loro vocazione francescana, e preparati a far parte della grande famiglia del Poverello di Assisi” (Anno I. N. 1 1927).

Da quella data ad oggi il suo compito è stato sempre portato avanti, da tutti i direttori che si sono succeduti fino ad oggi, con generosità e competenza. Inizialmente aveva un ritmo mensile. Da qualche anno non lo è più. Compreso il calendario murale, viene pubblicato ogni due mesi circa. Viene apprezzato non solo  per i suoi contenuti spirituali, ma anche per la ricchezza dei suoi articoli sulla vita della Provincia.

Ampio spazio viene riservato alla pastorale vocazionale e alle sue tante iniziative annuali; viene dato spazio alle missioni al popolo, alla vita della Provincia: giornate particolari, professioni, ordinazioni, iniziative parrocchiali, attività dell’OFS  e della GI.FRA.

 

 



Calendario Frati Minori

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